Le feste sono passate, ufficialmente manca l’Epifania che se le porta tutte via, ma anche i digestivi cercano di cancellarne il ricordo. Un discorso però lo abbiamo accantonato, nel nuovo anno tornerà anche e soprattutto l’Europa League.

L’urna ha parlato, l’urna impietosa ha parlato ed ha scritto il destino della Lazio. I ragazzi di Inzaghi hanno fatto il loro a metà,  qualificati sì ma non primi. Non importa?
C’è una novità quest’anno per nulla bella: signori, non siamo teste di serie ed il rischio di beccare l’avversario “grosso” era praticamente dietro l’angolo.

Nella passata edizione del torneo la gang capitolina era arrivata  al sorteggio con il vantaggio di essere prima nel proprio girone.
Rivali più morbide e respiro di sollievo, o almeno così fu solamente sulla carta perché il percorso portò al suicidio sociale contro il Salisburgo.

Non la snobbiamo perché si chiama Europa League invece che Champions League, l’urna di Nyon  è stata seguita con una buona dose di apprensione ad ogni sua girata.
Mescolava, mescolava…. Ma la vera “big” era quasi una certezza. Bene non poteva andare, ma peggio forse sì.

Allarme rosso: Chelsea, Arsenal , Siviglia Leverkusen…. ovviamente a noi toccherà il Siviglia!

Chi era andato ad accendere un cero per trovare il Genk? Epic fail; non è servito!
Oppure una tra le due Dinamo, ma ricordiamo che nessun avversaria può essere considerata inferiore e la notte austriaca lo racconta.

Vi ricordate quelli del “tanto siamo già qualificati che ci frega di aver perso contro L’Apollon e non aver tentato il tutto per tutto con il Francoforte!” ?

Scommetto che, dopo aver letto l’elenco completo, non hanno più pensato che arrivare primi sarebbe stata poi una così gran c*****a!

È andata male? Beh, rallegriamoci, poteva andare peggio. Come?
Arsenal e Chelsea, basta la parola.
Non è una buona dose di pessimo, soltanto l’amara consapevolezza che sarebbero state due squadre impossibili per noi, anche per la Lazio nella sua forma più splendida.

La strada che porta a Baku è lunga e lastricata di sfiga, fortuna, sofferenza e soprattutto grandi avversari.
La strada che porta a Baku per la Lazio fa tappa a  Siviglia.

Vogliamo andare in Champions e ci lamentiamo del Siviglia? Ehm… anche sì.

Saranno gli spagnoli, lo ha detto l’urna.
L’urna di Nyon ha deciso che ad accogliere la Lazio ai sedicesimi sarànno proprio loro.
Quando?
Romanticamente il 14 febbraio allo Stadio Olimpico (18:55) ed il 20 febbraio , orario aperitivo (18:00) a Siviglia.

Sfiga? Eh beh, venitemi a dire che non lo è pescare la vincitrice di tre Europa League consecutive tra 2014 e 2016, ex squadra del Tucu Correa,  Càceres, Luis Alberto e Ciro Immobile.

Non ci sono precedenti tra le due, ma sarà lo stesso un match ricco di suggestioni e di ex pronti a riscattarsi col passato.

Pullula di ex…ex ovunque!

Non si scherza più, la sfida tocca livelli altissimi, si punta all in, ci leveremo dalle balle il modulo della discordia?
Ma a Siviglia come avranno preso la notizia del sorteggio?

 

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